Lo aspettavano in tanti e nel 2025 è finalmente partito: tutto sul nuovo bonus da 850 euro al mese e sui requisiti per fare domanda all’Inps
In fatto di bonus, incentivi ed agevolazioni gli italiani hanno, nel rispetto dei requisiti di ognuno di essi, l’imbarazzo della scelta. I diversi Governi hanno, indipendentemente dal colore politico, adottato strategie economiche che ne prevedessero di nuovi o che andassero a prorogare gli esistenti, consentendo in tal modo a tantissime persone di ottenere un sostegno concreto erogato in molteplici modi, dallo sconto all’aiuto una tantum fino ad introiti previsti a cadenza mensile.
Ed è il caso del bonus recentemente introdotto ed entrato ufficialmente in vigore dal 2 gennaio 2025: una forma di aiuto del valore di 850 euro mensili a patto che si rispettino i requisiti richiesti, necessari per poter presentare domanda all’Inps. Scopriamo di che cosa si tratta e come bisogna muoversi per ottenerlo.
Nuovo bonus da 850 euro al mese, si parte: i requisiti per ottenerlo
Come dicevamo il bonus, noto anche come Prestazione Universale o Assegno di Assistenza, è accessibile a partire dal 2 gennaio 2025, giorno a partire dal quale si può concretamente presentare domanda all’Inps per iniziare a ricevere mensilmente l’assegno da 850 euro. Essenziale è che questo avvenga nel pieno rispetto di una serie di requisiti che fanno capo all’età anagrafica ma anche e soprattutto all’Isee e che, è bene sottolinearlo, sono particolarmente restrittivi.
Quello del quale stiamo parlando è infatti il Bonus anziani ma non è rivolto a tutti in quanto tale prestazione, il cui importo potrebbe aumentare, riguarda coloro che versano in una situazione specifica. Si tratta di over 80 con bisogno assistenziale gravissimo ovvero non autosufficienti ed il cui Isee risulti inferiore ai 6000 euro. Questo chiaramente riduce di molto la platea di beneficiari: ciò nonostante gli aventi diritto potranno ottenere un aiuto economico non indifferente.
Il Bonus anziani è partito in via sperimentale e così sarà fino al termine del 2026: inoltre esso sarà accorpato all’indennità di accompagnamento e sarà possibile impiegare questi soldi per usufruire di servizi di cura o per il pagamento di assistenti domestici. Tra le disabilità gravissime riconosciute vi sono l’essere in coma, non vedente o in stato di demenza grave; così come le persone autistiche con gravi disabilità comportamentali o coloro che hanno un grave ritardo mentale, persone che necessitano di un’assistenza continua. In fase di presentazione della domanda all’Inps andrà compilato un apposito questionario in quanto la condizione del richiedente dovrà essere attentamente valutata. Gli 850 euro verranno erogati fino a quando i requisiti verranno mantenuti oppure fino al termine del periodo di sperimentazione.