Una batteria resistente è uno degli elementi che cerchiamo in uno smartphone, ma questa nuova tipologia di ricarica potrebbe risolvere il problema definitivamente.
Quali sono gli elementi più importanti che ricerchiamo in uno smartphone? Di sicuro la velocità nelle prestazioni, così come una buona fotocamera, oppure la quantità di memoria interna. Ma anche il design, la leggerezza, oppure la provenienza del prodotto.
In base alle varie esigenze individuali, insomma, potremmo optare per un modello piuttosto che un altro. Eppure c’è un elemento che accomuna tutti nella scelta dello smartphone: la durata della batteria.
A prescindere da quello che amiamo fare col nostro smartphone, ad esempio giocare ai videogiochi o girare lunghi video, nessuna attività sarebbe possibile senza una batteria efficiente ed è per questo che per una durata maggiore della batteria siamo anche disposti a spendere cifre consistenti.
Giri per la stanza col telefono in tasca e quello si ricarica: sembra fantascienza, ma questa tecnologia già esiste
Ad oggi la maggior parte degli smartphone sfrutta delle batterie ricaricabili agli ioni di litio. Questo elemento è infatti uno dei più efficienti quando si parla di durata della batteria, ma come ogni cosa, anche una batteria agli ioni di litio è destinata a scaricarsi e, soprattutto, a perdere in efficienza nel corso del tempo.
In alcuni casi, dunque, si rende necessario ricaricare il telefono molto spesso ed è per questo che alcune delle moderne tecnologie di ricarica risultano particolarmente utili. Una di esse è sicuramente la ricarica wireless, dunque senza fili.
Anche le ricariche wireless, però, necessitano di appositi supporti: per ricaricare il dispositivo dobbiamo posizionarlo su un determinato supporto e inoltre dobbiamo anche metterlo nella posizione giusta, se non vogliamo rischiare che non si ricarichi.
In questo senso, dunque, una nuova tecnologia potrebbe risultare rivoluzionaria. Si tratta di un nuovo sistema di trasferimento di energia wireless basato sulla risonanza elettrica (ERWPT) messo a punto in Corea del Sud, che potrebbe permetterci di ricaricare il telefono semplicemente tenendolo in tasca.
Ciò è possibile installando in una stanza il nuovo sistema, che sfrutta le proprietà monopolari delle cariche elettriche. Esso è in grado di trasferire fino a 50 watt di potenza con un’efficienza del 46% a una distanza di 2 metri. In altre parole, anche tenendo il telefono in tasca e muovendoci per la stanza, esso tenderà a ricaricarsi entro uno spazio di 2 metri dal ripetitore.
Insomma, non servirà più alcun supporto fisso e non servirà più preoccuparsi dell’orientamento del dispositivo, poiché la nuova risonanza elettrica (che va dunque a sostituirsi a quella magnetica) riesce a funzionare in ogni caso.
